martedì 25 giugno 2013

La mia passione per le elegans risale ai primi anni '90 ...

Pubblichiamo la storia di Carmine, un vero appassionato di trachemys scripta elegans.


La mia passione per le elegans risale ai primi anni '90, quando ne acquistai un paio ad una fiera. Causa inesperienza, come gran parte delle persone che comprano queste tartarughe senza informarsi sulle loro abitudini, morirono dopo poco tempo. 

Si arriva quindi direttamente agli anni 2000, quando decisi di voler ricominciare "l'avventura" con le tartarughe acquatiche (non bastasse la mia grande passione per gli acquari!) e acquistai un giovane esemplare (scoperto poi essere maschio) che ho tenuto per 10 anni in un vascone fuori sul balcone. 

Purtroppo un paio d'anni fa scomparve letteralmente nel nulla; posto che non c'era alcuna possibilità di fuggire dalla vasca, il sospetto più grande è che sia stato cacciato da qualche grossa cornacchia (o un rapace). 

Così dopo pochi anni la nostalgia per le TSE è tornata e, supportato da una mia zia, questo inverno ho deciso di realizzare nella sua abitazione un vascone interrato di circa 1500 litri per ospitare le tartarughe. 
Cercando su internet eventuali allevatori di TSE disposti a cedere qualche esemplare, mi sono imbattuto nella A.R.F. (associazione recupero fauna) di Roma, che si occupa di adozioni di animali esotici. 


I proprietari, stanchi di accudire i propri animali, possono cederli all'associazione che si preoccuperà di curarli e trovargli un degno alloggio. Nel mio caso ho adottato 3 esemplari femmine di TSE, "Domi", "Tarta" e "Lulù" di 20, 15 e 13 anni rispettivamente. Molti di questi animali vengono mantenuti in pessime condizioni dai precedenti proprietari (alimentazione scorretta, vasche troppo piccole rispetto alle loro necessità) e grazie alle adozioni hanno la possibilità di "tornare a vivere".


Nella foto panoramica si può vedere in alto a sinistra Lulù, in alto a destra Domi (che in seguito ad un incidente avvenuto con il precedente proprietario ha subito la ricostruzione della parte anteriore del piastrone grazie ai veterinari dell'A.R.F.), e in basso Tarta.






Bella idea ha avuto Carmine di accogliere tartarughe in cerca di una sistemazione, complimenti!!

A conclusione l'arrivo di uno dei miei maschietti di TSE del 2010. L'occasione il Roma pride ed il bus organizzato per scendere giù. Qualche foto sul pullman e poi "Marino" nella sua nuova casa assieme a "Domi", "Tarta" e "Lulù".

 

 




domenica 23 giugno 2013

Storie di allevamento di trachemys scripta elegans o scripta scripta

 Ciao a tutte e tutti, stiamo raccogliendo storie di allevamento di trachemys scripta elegans principalmente, ma ci piacciono anche storie sulle trachemys scripta scripta per raccontarle qui sul blog. 
Se vuoi far conoscere la tua e vostra storia personale, con i momenti belli, o difficili, i successi o i problemi, parlare un po' della tua tartaruga acquatica dalle orecchie rosse (TSE) o dalle guance gialle (TSS) inviaci 10-20 righe con qualche foto e saremo felici di pubblicare il tutto sul blog. Il tuo racconto potrà contribuire ad insegnare qualcosa in più su questa specie di tartaruga acquatica.

Scrivi una mail a rugaetartablog@gmail.com

Aspettiamo la tua/vostra storia o esperienza !!!

sabato 22 giugno 2013

Foto da Mugello Wild 2013 a Borgo San Lorenzo (FI)

Mostra Mercato Didattico Culturale di Acquaristica, Terraristica ed Animali Esotici, ecco qualche immagine direttamente da Mugello Wild 2013.

PAGINA FOTO


lunedì 17 giugno 2013

Credevo di aver trovato una comunissima tartaruga e invece ho capito che è speciale ...

Ciao a tutte tutti tutt*, da quando il blog dedicato all'allevamento delle trachemys scripta elegans è attivo mi è capitato di incontrare in rete altre persone che da sempre amano questa specie di tartarughe acquatiche oppure che le hanno casualmente incontrate, addirittura rinvenute per caso nel proprio giardino.

Si tratta del solito problema dell'abbandono di esemplari troppo cresciuti che trovandosi in natura poi gironzolano alla ricerca di un luogo adatto nel quale vivere, cercano cibo, spesso semplicemente vagano alla ricerca di acqua.


Per fortuna in rete ci sono siti e gruppi nei quali varie persone esperte danno gratuitamente informazioni sulle tartarughe rinvenute in modo da spiegare a chi non le conosce ancora bene le necessità primarie dell'esemplare e, non meno importante, se si tratta di esemplare protetto o di libera detenzione.


E qualche volta le storie di ritrovamento casuale fanno nascere nuovi e nuove appassionati/e.


Questa la storia di Patrizia e dei suoi figli e di una TSE che ha trovato casa, fuori dai pericoli della strada, i miei complimenti.


"Davanti casa mia c'è un pezzo di terreno del quale noi tagliamo l'erba, un giorno, vidi una cosa marroncina che si muoveva e andai a vedere cosa poteva essere e ..... non credetti ai miei occhi: una tartaruga! Quando mi avvicinai mi soffiò come un gatto e si ritrasse “nella sua casetta”.

I miei figli era da un po' che mi chiedevano se potevamo prenderne una e quindi presi in considerazione l'idea di adottare questa, visto che 

nei giorni precedenti il ritrovamento avevo anche  chiesto in giro se qualcuno l'avesse smarrita, ma con esito negativo.

Non vi dico la felicità di Andrea e Giulia quando gli annunciai che la tartaruga sarebbe entrata a far parte della famiglia: felicità allo stato puro !!!!

Siccome non avevo un posticino adeguato, chiesi ad un mio amico se poteva accoglierla a casa sua fino a quando non gli avessi preparato una sistemazione adeguata, lui accettò gentilmente; quando andai a riprenderla mi disse che sembrava spaventata perché era stata nascosta sotto a delle foglie quasi tutto il tempo che era rimasta da lui e aveva mangiato pochissimo. 

Ha pure una parte del guscio rotta, povera piccola .......



Ora fa parte della nostra famiglia,la nutriamo, le parliamo ma lei soffia ancora quando ci avviciniamo e da pochi giorni ho scoperto che è una femminuccia razza Trachemys scripta elegans (che nome spaventoso!!!).


 In progetto una nuova sistemazione e tante coccole a Tarta Rex, così l'hanno chiamata i miei figli."



Un grazie a Patrizia per aver voluto raccontare la sua esperienza di ritrovamento e per essersi voluta prendere cura di un esemplare di TSE che altrimenti avrebbe continuato a vagare rischiando probabilmente di finire per attraversare una strada. Inoltre è sempre importante ricordarsi che le TSE ed anche le TSS (trachemys scripta scripta) sono originarie degli USA e pertanto non devono mai essere liberate in natura.


Tarta Rex è stata fortunata, grazie Patrizia, grazie ad Andrea e Giulia. Buon allevamento !!!


Grazie poi a tutti gli appassionati e a tutte le appassionate del gruppo fb Tartarughe TERRESTRI & ACQUATICHE,  il Rettilario che hanno spiegato a Patrizia chi era Tarta Rex e di che cosa aveva bisogno.