SALVE, HO TROVATO UNA TARTARUGA ...

Salve, ho trovato una tartaruga, penso sia di terra, posso tenerla?

Capitano spesso ritrovamenti di tartarughe, a volte anche in condizioni di pericolosità, mentre si percorre in auto una strada, a volte anche semplicemente nel proprio giardino di casa.

Non sempre chi trova una tartaruga è immediatamente in grado di riconoscere la specie, ma cosa più importante in assoluto spesso non sa se l’animale “salvato” o “rinvenuto” è terrestre o palustre e di conseguenza se ha bisogno o no di vivere nell'acqua  Ci sono tartarughe acquatiche che per motivi vari possono trovarsi anche molto lontano dall'acqua.

Lo scopo di questa pagina del mio blog è aiutarti, proviamo ad osservare la tartaruga e cerchiamo di capire dove deve vivere e se può essere tenuta a casa.

Terrestre o acquatica?

È la prima indagine da fare basandosi sull'aspetto, sulla forma generale, sui particolari.

Guardiamo la forma della zampa.

La tartaruga acquatica ha zampe palmate per poter nuotare e ogni zampa è fornita di unghielli che le permettono di potersi arrampicare su tronchi e pietre e sostare a prendere il sole.  La pelle in alcuni punti soprattutto è morbida.

TARTARUGA ACQUATICA

 (foto di Stefano C.)

 (foto di Stefano C.)

(foto di Stefano C.)

(foto di Stefano C.)


La tartaruga terrestre ha zampe piuttosto tozze, gli unghielli non le permettono di arrampicarsi, la pelle è coperta da spesse scaglie ed è piuttosto dura e secca.

TARTARUGA TERRESTRE





Guardiamo la forma della corazza.

Fra le specie di tartarughe acquatiche c’è grande varietà nella forma della corazza, ma pensando ai possibili ritrovamenti piastrone e carapace dovrebbero essere abbastanza schiacciati rispetto alle terrestri.

TARTARUGA ACQUATICA

(foto di Stefano C.)

(foto di Stefano C.)


TARTARUGA TERRESTRE

 (foto di Danilo De Bellis)

 (foto di Danilo De Bellis)


Ed ora proviamo a confrontare il muso delle più comuni tartarughe presenti sul nostro territorio, sia autoctone, cioè specie che sono sempre state qui, sia “aliene” ovvero nate in un luogo diverso dall’Italia e poi purtroppo liberate in Natura. Il fenomeno dell’abbandono riguarda varie specie di tartarughe acquatiche in prevalenza americane, alcune delle quali ormai ambientate benissimo tanto da venir quasi considerate “autoctone”.

Tartarughe acquatiche:

  • Emys orbicularis: è la tartaruga palustre europea, deve essere lasciata in pace, se l’esemplare rinvenuto, addirittura pescato, appartiene a questa specie deve tornare/restare nel suo ambiente naturale. In caso di ritrovamento lontano da un acquitrino o corso d’acqua bisogna rivolgersi a centri di recupero di fauna selvatica o alla forestale. Si tratta di una tartaruga che non va detenuta in casa, si può venir tra l’altro sanzionati/e per averla presa. Ci sono appassionati/e che allevano e riproducono emys orbicularis, in caso fai una ricerca in rete, ma non togliere una “quasi rarità” dall'ambiente.

  • Trachemys scripta scripta: è la tartaruga acquatica americana dalle guance gialle. Si tratta della tartaruga attualmente più in vendita nei negozi, esemplari piccoli grandi quanto monetine si trovano anche a prezzi davvero incredibilmente bassi. E’ una specie “aliena” e non dovrebbe trovarsi in libertà. Purtroppo molte persone pensano che la soluzione per una tartaruga cresciuta sia la liberazione in natura, ma così facendo il rischio è collocare bocche in più che mangiano le stesse cose negli ambienti delle emys orbicularis, luoghi già ristretti a causa dell’inquinamento e dell’umanità. Le femmine adulte raggiungono i 30 cm circa, da giovani le guance gialle si vedono molto bene, mentre con l’avanzare dell’età il colore giallo può scurirsi, così come il verde accesso diviene un verde molto scuro. Tartaruga di libera importazione dagli USA, di libera vendita e di libera detenzione necessita di un laghetto o una vasca all'aperto (da recintare bene perché con le zampe queste tartarughe possono scalare benissimo una recinzione), oppure di un acquaterrario in casa di dimensioni consone all'esemplare che abbia una zona all'asciutto e lampade per il calore e fonte di raggi UVB.

  • Trachemys scripta elegans: è la tartaruga acquatica americana dalle orecchie rosse, la parente stretta della tartaruga dalle guance gialle. Valgono esattamente gli stessi discorsi che hai letto per la trachemys scripta scripta, ma l’unica differenza è che da diversi anni è assolutamente vietata l’importazione di questa specie in tutta la UE. Il tentativo dei legislatori era limitare l’abbandono in natura degli esemplari cresciuti. Il mercato non ha avuto più a disposizione le tartarughe dalle orecchie rosse, ed allora importatori e negozianti hanno iniziato a “usare” le tartarughe dalle guance gialle, non sottoposte a nessun divieto.  Chi oggi detiene esemplari adulti presenti in Italia prima del divieto li ha dovuti dichiarare al servizio CITES del Corpo Forestale dello Stato oppure deve poter dimostrare di possederli da tanto tempo. Questa specie ha quindi un doppio problema, da un lato non dovrebbe essere rilasciata in natura perché “specie aliena” ma dall'altro non dovrebbe essere presa e detenuta senza permessi. Il consiglio nel caso di ritrovamento può essere di provare a rivolgersi agli uffici CITES e chiedere un affidamento dell’esemplare. Ci sono anche associazioni che si occupano di recupero di fauna. È importante non dimenticare che sono tartarughe inserite nell’Allegato B della Convenzione CITES, per cederle, venderle o detenerle serve una documentazione.
 (foto di Danilo De Bellis)



trachemys scripta elegans melanistica



Pseudemys nelsoni, pseudemys floridiana, pseudemys concinna, pseudemys rubriventris: tartarughe acquatiche originarie sempre degli USA, da adulte crescono molto, si trovano meno in vendita rispetto alle trachemys scripta scripta (vedi sopra) tuttavia esemplari adulti si possono rinvenire in stato di abbandono. Sono tartarughe non soggette a restrizioni per quanto riguarda la commercializzazione e la detenzione in cattività. Ovviamente necessitano di spazio adeguato per vivere sia all'aperto che in acquaterrario. Sono prevalentemente erbivore, ma per una corretta alimentazione puoi cercare in rete le schede di allevamento specifiche.

pseudemys nelsoni



(foto di Marty Moro)


pseudemys comcinna



Tartarughe terrestri:

Testudo hermanni, testudo graeca, testudo marginata: sono tre specie di tartarughe terrestre in via di estinzione, gli habitat sono sempre più compromessi e il massiccio prelievo ha causato negli anni una grande diminuzione degli esemplari presenti in natura. Sono tutte tartarughe protettissime e senza documenti non possono assolutamente essere detenute, le sanzioni sono pesanti. Chi detiene tartarughe terrestri di queste tre specie deve averle dichiarate nel 1995, oppure deve averle con documento CITES e la tartaruga deve essere munita di un microchip sottocutaneo. Quindi il consiglio è di spostare dalla strada l’eventuale tartaruga terrestre ritrovata ma senza prelevarla, è come un panda, un delfino, un gorilla di montagna. Alle mostre di tartarughe ci sono molti allevatori e molte allevatrici che mettono in vendita con documenti le loro nascite regolarmente microcippate. E’ possibile che conosciate persone che hanno in giardino tartarughe terrestri senza documenti, il problema si pone nel momento di un eventuale controllo,  la multa per ogni esemplare è veramente salata!!! In caso poi di incontro casuale in mezzo ad un prato durante una passeggiata è fuori discussione il prelevamento dell’animale, deve restare assolutamente lì dove è.

testudo hermanni


testudo graeca


testudo marginata



testudo horsfieldi: la tartaruga russa o delle steppe, proveniente dall'est, trattandosi di una tartaruga non italiana come origine c'è bisogno di rispettare condizioni di allevamento specifiche, non sempre mettere una testudo horsfieldi in giardino è sufficiente. Visita vari siti e leggi bene le schede informative, ma soprattutto tieni presente che anche questa specie è inserita nella convenzione CITES e precisamente nell'Allegato B, per detenerla serve un documento di cessione o vendita, pertanto se hai rinvenuto un esemplare e quindi sei sprovvisto/a di documenti il consiglio è di rivolgerti al Servizio CITES del Corpo Forestale dello Stato che prenderà in custodia l'esemplare. 


(foto di Danilo De Bellis)

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Se non sei sicura/o di aver capito che tartaruga hai trovato e di conseguenza che cosa fare puoi sempre fotografarla e rivolgerti su facebook a vari gruppi di appassionati/e  che potranno darti maggiori indicazioni su come procedere.

Se l’animale fosse ferito, presentasse lesioni più o meno gravi sappi che ci sono veterinari/ie esperti/e in animali esotici, puoi rivolgerti alla SIVAE (Società Italiana Veterinari Animali Esotici) per sapere se nella tua zona ci sono veterinari/ie specializzati/e.
Tieni presente anche che spesso animali abbandonati in ambienti inquinati o poco idonei possono contrarre malattie varie, evita assolutamente di inserire una tartaruga trovata direttamente a contatto con le tue tartarughe se ne possiedi, questo al fine di evitare un possibile contagio, rispetta dopo consulto veterinario un periodo di quarantena.


Segni di una possibile infezioni di SCUD  o USD (Septicemic Cutaneous Ulcerative Disease - Malattia Cutanea Ulcerativa Setticemica o Ulcerative Shell Disease - Malattia Ulcerativa della Corazza) foto di Marty Moro
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Prima di dare cibo ad una tartaruga devi informarti su quali alimenti possono essere dati oppure no, le tartarughe non possono mangiare tutto, l’alimentazione delle specie terrestri è diversa da quella delle acquatiche. Appena hai capito che tartaruga hai trovato e hai deciso di poterla tenere documentati sul tipo di alimentazione corretta, ci sono siti web, siti di associazioni di tartarugofili/e, gruppi e pagine su facebook, libri acquistabili anche online.

Sistema nel modo migliore la tartaruga, ma evita situazioni “ristrette” che farebbero soffrire l’animale. Non umanizzare la tartaruga e certamente non lasciarla in balia di bambini/e piccoli/e ed inesperti/e. Le tartarughe acquatiche per difendersi possono mordere. Fa’ attenzione inoltre ad animali da compagnia che potrebbero causare lesioni anche gravi, il cane con il suo morso riesce a spaccare le ossa, un cane che volesse giocare con una tartaruga potrebbe anche cercare di spaccare la corazza con i denti.



Per altre informazioni scrivi pure a rugaetartablog@gmail.com

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